Nello scorso nostro articolo, che se ti sei perso ti consigliamo di andare a recuperare, abbiamo parlato delle competenze distintive che un coach professionista dovrebbe avere secondo AICP.
Infatti, abbiamo parlato più precisamente del “sapere” di un coach, riferendoci alle conoscenze di base e alle conoscenze tecnico professionali.
Questa premessa è necessaria in quanto oggi proseguiamo il discorso dello scorso articolo e andremo a vedere insieme le competenze relative al “saper fare” di un coach professionista!
Ma cosa intendiamo esattamente per “saper fare”?
Intendiamo la capacità, anzi…le capacità, che un coach deve possedere o acquisire se desidera creare delle solide relazioni di coaching con i propri clienti, dando loro un concreto aiuto nella vita professionale e privata.
Devi sapere, infatti, che per essere un coach efficace non sarà sufficiente leggere un paio di libri sulla materia e guardare qualche video.
Occorre seguire dei veri professionisti del settore che possano accompagnarti passo passo verso la realizzazione del tuo sogno professionale: diventare un vero coach professionista in grado di cambiare e migliorare in modo decisivo la vita delle persone che decideranno di rivolgersi a te!
Come farlo? Ti consigliamo di metterti in contatto con noi della Scuola Abla Coaching in modo da ricevere tutte le informazioni relative ai nostri percorsi. I quali, grazie ai nostri grandi esperti del settore, saranno capaci di accompagnarti lungo il tuo cammino di apprendimento.
Ma ora torniamo a noi! Quali sono le competenze necessarie relative al “saper fare”?
Parliamo del saper accogliere il Coachee, dell’essere capaci di creare una vera relazione di fiducia con lui, generativa e, soprattutto, creativa.
Naturalmente non finiscono qui le capacità di un vero coach, infatti, dovrà anche essere capace di creare una vera e propria alleanza con il Coachee, in modo da consolidare sempre di più il rapporto e aumentare le probabilità di raggiungere gli obiettivi prefissati precedentemente.
Inoltre, occorrerà essere capaci di stimolare l’apprendimento e la consapevolezza nelle persone che seguiremo.
Infine, dovremo sempre tenere presente che il fine sarà anche quello di favorire l’autonomia del Coachee.
Infatti, è vero che un coach deve sviluppare dei piani per superare le difficoltà…Ma il Coachee alla fine del percorso dovrà camminare da solo con le proprie gambe!
Concludendo, è naturale che le competenze di cui abbiamo parlato in questo articolo non si possano sviluppare in poco tempo ed è evidente come anche i migliori coach necessitino di tempo per affinare le proprie capacità.
Tuttavia, la consapevolezza di ciò che occorre per arrivare a un proprio obiettivo è il primo passo per poterlo raggiungere!
Con questo è tutto, ci vediamo al prossimo articolo!